Siete ancora navigatori dilettanti o non pienamente esperti e state rimuginando sull’amletico dilemma di quali siano le cime più adatte alla vostra imbarcazione?
Capisco che non è facile scegliere quali utilizzare: teoricamente bisognerebbe “testarle” sul campo, come ogni cosa, ma una loro lieve difformità rispetto alle caratteristiche della barca potrebbe portare a ingenti danni.
Per questo oggi vi guiderò nella scelta delle cime da ormeggio migliori, in relazione alle caratteristiche della vostra barca.
La lunghezza è e deve essere variabile: dovete riuscire ad adattarvi a tutte le zone di ancoraggio ed ormeggio possibili.
Per questo consiglio sempre di abbondare con la lunghezza.
Se però siete amanti dei numeri e volete anche misure precise, sarebbe opportuno contestualizzare in base al tipo di ormeggio:
Mi scuso se sembro troppo schematico, ma anche qui sarebbe opportuno suddividere le soluzioni in base al tipo di ormeggio che dovete effettuare:
Una delle caratteristiche che costituisce la resistenza di una cima è lo spessore.
Anche questo, però, deve essere su misura per la tua imbarcazione.
Per ovviare a questo problema, noi “Lupi di mare” ci affidiamo ad una semplice formula matematica:
Diametro Corda= Lunghezza Barca (tramutata in millimetri) + 4 millimetri.
Se per esempio hai una barca lunga 16 metri, per scoprire il diametro o spessore della tua corda, dovrai sommare 16 millimetri a 4 millimetri.
Ciò vuol dire che la tua cima ideale dovrà avere uno spessore pari a 20 millimetri.
Per semplificarti ulteriormente le cose, ecco una tabella con valori di riferimento:
Lunghezza Barca | Spessore Corda |
---|---|
6 metri | 10 millimetri |
10 metri | 14 millimetri |
12 metri | 16 millimetri |
16 metri | 20 millimetri |
I materiali migliori per le cime da ormeggio sono quelli che coniugano una forte resistenza a un’adeguata elasticità.
Sono due proprietà però che vanno in direzioni opposte: tendenzialmente all’aumentare di una, diminuisce l’altra.
Le cime da ormeggio realizzate in nylon hanno una forte elasticità che ammortizza le oscillazioni create dalle onde. D’altro canto la loro robustezza scema velocemente col passare del tempo.
Se quindi vuoi dare valore all’elasticità per non subire troppo l’effetto delle onde sulla tua barca, ti consiglio di acquistare cime in nylon, curandole però con una manutenzione frequente, e tenendo conto di eventuali ricambi.
Le cime con più resistenza sono quelle realizzate in poliestere, che oltre ad essere robuste riescono ad asciugarsi velocemente, provvedendo “autonomamente” a buona parte della manutenzione.
Il loro unico difetto è però quello di non essere altrettanto elastiche.
La scelta finale quindi spetta a te, in base alle tue esigenze e alle risorse che vuoi dedicare alla manutenzione.
Un’altra caratteristica delle cime da ormeggio che ne impatta la qualità è la struttura.
La cima più utilizzata e della quale consiglio l’utilizzo, è quella a tre legnoli.
È un tipo di corda che resiste sia a forti trazioni che ad abrasioni, senza trascurare l’elasticità.
Altre cime da ormeggio efficaci sono quelle square o all round e le classiche cime d’ormeggio intrecciate.
Le meno consigliate sono le standard, che devono compensare tramite uno spessore maggiore la minor resistenza che hanno rispetto alle altre tipologie.
Ora ti elencherò gli step da seguire per apportare una corretta manutenzione alle tue cime da ormeggio:
Ecco, ora dovresti essere sufficientemente informato per scegliere le migliori cime da ormeggio per la tua barca.
Se necessiti di altre informazioni, non esitare a contattarci.
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