Navigare in mare aperto è difficile e complesso, ma anche ormeggiare una barca, in spazi stretti come durante l’accosto in banchina non è da meno.
La quantità di imbarcazioni già attraccate ai porti e le condizioni meteo rendono veramente difficile praticare le manovre di ormeggio, mettendo alla prova chi sta al timone.
E poi, finita la manovra di ormeggio entra in gioco la sicurezza. È essenziale ancorare al meglio la propria imbarcazione ed evitare il più possibile di danneggiare altre barche. Come?
Per ormeggiare al meglio, servono almeno due punti fermi a cui fissare la barca, uno a poppa e uno a prua.
Marinai e ormeggiatori mettono in acqua un galleggiante fissato al fondo con una catena e un blocco di cemento, questo è il famoso corpo morto.
Il corpo morto è una vera e propria garanzia per l’ormeggio. Permette di non fare affondare l’ancora e di trattenere lo scafo in modo sicuro.
Per questo motivo abbiamo deciso di scrivere un articolo che introduca questo ingrediente fondamentale:
Vi serve un corpo morto per ormeggiare la vostra imbarcazione?
Vi darò qualche piccolo consiglio su come crearlo. Ma partiamo dal principio: che cos’è un corpo morto?
Molto semplicemente si tratta di un manufatto molto pesante che viene adoperato per ancorare la propria imbarcazione al fondo del mare.
Possiamo affermare che il corpo morto è formato da almeno due elementi principali:
– da un oggetto, di forma più o meno cubica, fatto di cemento;
– e da una catena, lunga almeno il doppio della profondità a cui si vuole far affondare il corpo morto (in alternativa alla catena si può adoperare anche una trappa, cioè un cavo).
Bene, ora che abbiamo capito a che cosa serve e da che cosa è composto un corpo morto, scopriamo come fabbricarlo.
I procedimenti e i passaggi sono tutti molto semplici:
– solitamente si prende una cassetta per la frutta, che può essere di plastica o di legno;
– poi si fa adagiare al centro un golfare, un grosso e resistente anello di ferro, facendo attenzione che sporga fuori dalla cassetta;
– successivamente si riempie la cassetta con del cemento e si attende la solidificazione;
– ecco che avremmo subito a disposizione il nostro corpo morto. Nell’anello poi non bisogna dimenticare di inserire la catena o trappa.
Esistono tanti modi per ormeggiare bene la propria imbarcazione, uno di questi comprende i seguenti passaggi:
– legare bene le cime del corpo morto;
– mandare tutto in trazione;
– quando la barca va in tiro, buttare giù l’ancora.
– indossare dei guanti, in quanto il corpo morto, come l’ancora, è perennemente immerso nell’acqua e spesso pieno di fango/sabbia;
– essendo molto sudicio, se non lo si sposta con cura, si rischia di sporcare la propria barca;
– il corpo morto è da maneggiare con molta attenzione, per evitare di farsi male.
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